Genere


 

Chondracanthus Kützing, 1843: 399

Talli con uno o più assi eretti cilindrici, compressi lateralmente od appiattiti, che si dipartono da una porzione basale discoide o crostosa. Gli assi eretti, pennati o pseudodicotomi ed a struttura pluriassiale, sono spesso forniti di proliferazioni in forma di pinnule o papille all’interno delle quali si formano le strutture riproduttive. L’accrescimento si realizza tramite meristemi apicali, marginali o diffusi ed in sezione trasversale gli assi presentano una zona midollare costituita da filamenti primari allungati in senso longitudinale, collegati fra loro sia da sinapsi secondarie che da filamenti secondari uni- o pluricellulari; il lasso reticolo midollare è delimitato esternamente da file anticlinali e subdicotome di cellule corticali, a contorno sferoidale o più o meno allungato e di dimensioni progressivamente decrescenti. Il ciclo biologico è isomorfo ed i gametofiti sono dioici o monoici. Sul gametofito maschile le spermatocisti formano sori superficiali dato che le cellule madri derivavano dalla diretta trasformazione delle cellule corticali più esterne mentre nel gametofito femminile il ramo carpogoniale tricellulare si inserisce su una cellula supporto, situata nella zona corticale, che svolge anche il ruolo di cellula ausiliaria. Dopo la fecondazione dal lato interno della cellula ausiliaria si dipartono filamenti gonimoblastici orientati verso la zona midollare ed a maturità tutte le cellule dei filamenti si trasformano in carposporocisti riunite in catene ramificate e protette da un involucro che progressivamente si solleva formando un cistocarpo globoso, provvisto o meno di ostiolo, che emerge all’esterno della zona corticale. Nella generazione tetrasporofitica le tetrasporocisti, a divisione crociata, derivano dalle cellule corticali più interne e formano catene ramificate talvolta riunite in nemateci; la loro liberazione avviene in seguito alla gelificazione delle cellule corticali più superficiali.
In Mediterraneo ed anche sulle coste toscane sono segnalate due specie di questo genere: Chondracanthus acicularis (Roth) Fredericq e C. teedei (Roth) Kützing. Per quanto concerne C. teedei è tuttavia opportuno sottolineare che le citazioni relative a questa specie compaiono unicamente in riferimenti bibliografici storici comunque certificati dalla presenza di campioni nell’Herbarium Universitatis Florentinae (FI); riteniamo quindi opportuno inserire anche la sua scheda nell’elenco floristico nell’ipotesi di nuovi ritrovamenti. I due taxa differiscono per i seguenti caratteri:

Talli cespitosi con assi cilindrici irregolarmente bipinnati che si dipartono
da una base inizialmente discoide e poi stolonifera ed intrecciata;
porzioni terminali degli assi appuntite e ricurve che talvolta
riprendono contatto con il substrato ………………...………….........C. acicularis

- Assi eretti, compressi lateralmente ed a ramificazione unilaterale o
irregolarmente pennata, che si dipartono in numero di 1-2 da
un ridotto disco basale …………………………………………..…..C. teedei